Alla ricerca della felicità
Il Natale è dietro l'angolo. Un tempo in cui spesso ci si trova a riflettere sulla propria vita. «Perché non sono felice?" & "Come faccio a trovare la mia felicità?" ... solo due domande, o qualcosa di più?
L'essenza della felicità
Che cos'è la felicità? A questa domanda non può corrispondere una risposta generale. La fortuna è, per ogni persona, qualcosa di diverso. Molte persone proiettano come l'immagine della felicità quella programmata dalla pubblicità o imposta dai media, basata normalmente solo su beni materiali, ma questo può portare a diversi problemi...
Le false immagini della felicità
Ci sono molte idee sbagliate su cosa sia la felicità. Prendiamo due esempi:
- "Compra la nuova automobile xyz e sarai felice!" - "Un nuovo appartamento, simbolo di felicità" - "Un nuovo cellulare ti rallegrerà le giornate". Se fosse così semplice... perché intorno a noi ci sono così tante persone infelici?
Gli antichi filosofi sapevano e ora questo è stato confermato dalle indagini: ciò che già si possiede può rendere felici per un periodo di tempo limitato, dopodiché, si perde la gioia del primo momento, si da tutto per scontato e la felicità scompare. Succede persino ai vincitori dell'enalotto: felicissimi i primi periodi, tornano all'abituale infelicità dopo qualche mese. Il nostro cervello si abitua facilmente e si stanca nello stesso modo. - "Sono felice quando le cose vanno come voglio". Eh si, questa è una sensazione meravigliosa. Ma c'è solo un problema. Oggettivamente, è raro che la nostra vita prenda esattamente la direzione di come la abbiamo programmata. Esistono cose incontrollabili, contrattempi e imprevisti. Non possiamo basare la nostra felicità su "previsioni" che possono poi trasformarsi in delusioni. È meglio evitare di aspettarci troppo!
Provate a fare questa comparazione: ricordate le spese di quest anno e cercate di dare un livello di importanza ad esse. Vi da più soddisfazione e pensate più volentieri al nuovo cellulare acquistato mesi fa o al weekend passato con gli amici al mare?
Quante volte, prendendo in mano una vecchia fotografia, tornano a galla ricordi felici? Quante volte capita di sorridere di gioia quando si riprende in mano il telecomando della tv acquistata il Natale scorso?
Non sono forse i ricordi e i vissuti gli elementi che costruiscono la nostra felicità?
Scoprire e apprezzare la propria fortuna
La felicità, prima o poi arriva. Cerchiamo però di prestare attenzione alla nostra vita...
- Ogni giorno, la nostra vita ci presenta una serie di piccoli momenti di felicità, che spesso non apprezziamo, trascuriamo o non vediamo. La felicità deve essere percepita coscientemente. Cerchiamo quindi di dare più attenzione alle piccole cose, ai piccoli e preziosi momenti positivi. Che sia il godere inconsapevolmente di un bellissimo tramonto, che sia gustare un piatto particolarmente gustoso o una telefonata inaspettata, diamo a questi momenti la giusta importanza e traiamone energia positiva.
- La fortuna viene spesso misurata su una scala di proporzionalità. Mi trovo nel mio piccolo appartamento, arredato con amore, caldo e ordinato, ma non riesco ad essere felice perché penso al mio vicino milionario che ha una villa enorme e mobili incredibilmente costosi. Poi penso invece al senzatetto incontrato per strada andando a lavoro e sono di nuovo felice e grato di quel che ho. Perché non cercare quindi di essere costantemente grati?
- Non ha senso concentrarsi su cose che non posso controllare. È inutile arrabbiarsi su argomenti che non posso cambiare, perché questo non porta a nulla, se non a sentirsi automaticamente "sfortunato".
Scopri cosa ti rende felice
Spesso ci sforziamo ad essere felici basandoci sull'opinione generale. Tuttavia, chi ci dice che proprio la felicità disegnata dagli altri sia la stessa felicità personale? Sediamoci e concentriamoci su noi stessi.
E per finire.. facciamoci questa domanda: "Sono felice davvero o sono gli altri che credono che io lo sia?" - ricordiamoci che spesso i modelli esterni ci rendono schiavi. Cerchiamo di essere liberi e non vergognarci dei nostri bisogni.
La ricerca della felicità - una trappola?
Oggi tutti vogliono essere felici per sempre. Tutti cercano la propria fortuna, in tutti i modi. Spesso, però, questo impulso alla felicità "obbligata" è controproduttivo, poiché ci fa apparire i momenti di infelicità molto peggiori di quello che sono in realtà. Avere in mente un'immagine di felicità assoluta non fa altro che esagerare le nostre piccole disgrazie giornaliere. La società moderna quasi ci "costringe" ad essere felici, eliminando la spontaneità dei piccoli momenti e delle piccole cose. Cerchiamo quindi di accettare il fatto che non sempre tutto può andare necessariamente per il verso giusto, ma la vita è un'alternarsi di momenti e gli istanti di felicità devono essere vissuti con naturalezza.
La convinzione che la felicità possa essere creata è errata, poiché essa non si trova nele cose, ma all'interno di noi stessi.
La felicità non è un dovere!
Essere felici non è un dovere, un qualcosa da cercare e imporre o dimostrare. Imporsi di essere felice non fa altro che privare della libertà di esserlo.
Cerchiamo piuttosto di dare un senso alla nostra vita, accettando le proprie disgrazie, imparando dagli errori e crescendo a partire da essi. Ciò porta, a lungo termine, a soddisfazioni più grandi e prolungate. Cercare di crescere, accettarsi e diventare persone migliori farà stare meglio noi stessi e le persone che ci stanno intorno.
Ne vale la pena, credetemi! E quale momento migliore per iniziare se non il Natale? Buone feste a tutti!
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